martedì 20 luglio 2010

un po' di storia del rubinetto

L'acqua è da sempre risorsa vitale per l'uomo, che fin dall'antichità ha cercato di limitarne gli sprechi.
Pensando all'acqua e a come gli uomini siano riusciti nel tempo ad adattare questo bene prezioso alle proprie esigenze, è immediato il collegamento con il rubinetto.

I contesti di applicazione di questo oggetto sono molteplici, e diversificati a seconda delle epoche. Troviamo rubinetti in contesti urbani, applicati agli acquedotti e alle fontane; nelle palestre degli atleti greci; durante le rappresentazioni teatrali che prevedevano l'utilizzo di liquidi nelle loro scenografie; e,ovviamente, nei contesti domestici, dove il rubinetto prima privilegio di pochi, poi bene di uso comune, permise all'uomo di portare l'acqua direttamente nella propria casa.

Si inizia a parlare dei primi rubinetti, le "valvulae", durante l'epoca romana, in concomitanza della costruzione dei primi acquedotti. Erano rubinetti del tipo “a maschio”, in cui la rotazione un cilindro forato consentiva o impediva il passaggio dell’acqua.
Rubinetto a maschio di epoca romana

E' però con la Grecia che si registra l'avvento di una rubinetteria vera e propria. Vengono infatti prodotti oggetti in metallo, prodotti con procedimenti metallurgici e montati con accorgimenti meccanici. Si potevano trovare rubinetti applicati alle fontane, per bloccarne il flusso durante la manutenzione; nei Gimnasium, dove erano presenti impianti per lavarsi dopo la pratica delle discipline sportive; nei giochi taumaturgici, per aprire e chiudere il passo agli elementi che apparivano in scena.


Dopo la decadenza dell'Impero Romano, anche gli acquedotti caddero in rovina. Durante il Medioevo si potevano trovare dei rubinetti sui lavabi posti nelle vicinanze di un refettorio o di un convento.

Con l'avvento del Rinascimento l'uomo cambia modo di pensare, e si apre verso nuove idee e verso nuove scoperte, facendosi artefice della qualità della sua vita. Torna la moda delle fontane, ingegneri, architetti, artigiani idraulici, studiano le combinazioni di getti spettacolari e complicati. In questo carosello acquatico, valvole e rubinetti trovarono un impiego di primo ordine.

Con l'Ottocento e lo sviluppo della tecnica, assistiamo, ad opera del mercante inglese di ferramenta Thomas Grill, alla nascita del rubinetto così come lo intendiamo oggi: un oggetto miscelatore e regolatore del flusso dell'acqua.


Nel XX secolo la necessità di costruire alloggi moderni e salubri per gli operai delle fabbriche in crescita stimola la domanda di rubinetteria che cessa di essere prodotto di lusso riservato a pochi e diviene prodotto commerciale.

Oggi esiste un Museo del rubinetto e della sua tecnologia, ad San Maurizio d'Opaglio (NO), sul cui sito è possibile scoprire molte curiosità sull'argomento.

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