mercoledì 21 luglio 2010

metafore e acqua...

Modi di dire, metafore o detti sui rubinetti sono difficili da trovare, ma l'acqua è da sempre un elemento ricorrente.
Eccone alcuni...

Acqua in bocca = esortazione a tacere, a mantenere un segreto

Ne è passata di acqua sotto i ponti = percezione del tempo che scorre

Ognuno tira l'acqua al suo mulino = compiere azioni per l'interesse personale

Aver l’acqua alla gola = trovarsi in una situazione molto critica

Lavorare sott’acqua = agire di nascosto, tramando segretamente insidie ai danni di qualcuno

La goccia che fa traboccare il vaso = provocazione insostenibile, ultima di una lunga serie, che provoca una reazione


La fontana miracolosa:

Nel Medioevo pochissime case avevano l'acqua corrente, per questo per i bisogni domestici la maggioranza della popolazione utilizzava le fontane pubbliche delle piazze. Si diffusero così le immagini fantastiche della fontana della giovinezza e della fontana dell'amore, che altro non era che il sogno dei poveri di poter usufruire d'acqua fresca in casa senza alcun limite.

Affresco raffigurante la fontana della giovinezza nella sala baronale del Castello di Manta (Cuneo), opera di un collaboratore dell'ignoto Maestro di Manta intorno al 1420.

paradigmi di acqua e rubinetti...

Per completare la storia della cosa ho provato a selezionare alcuni paradigmi (nei testi in grassetto) ad essa applicabili.
Rubinetto ed acqua sono quindi stati associati a:

COSMOLOGIA:
acqua, elemento chiave di questa analisi, è vita, per animali e piante

MONDO e COSE:
la terra patria nei secoli si è formata nei luoghi dove l'acqua era presente; sono quindi nate le città, le case, nelle quali l'acqua è stata portata dall'uomo e regolata attraverso i rubinetti.
Nel contesto domestico l'acqua è presente in cucina per l'alimentazione e la preparazione dei cibi, in bagno per il lavaggio della persona e dei tessuti.

CORPO:
Con il gesto della mano l'uomo si interfaccia con i rubinetti regolando e miscelando il flusso dell'acqua nella propria casa.

MEDIA e FORMAZIONE:
Recente è il dibattito sulla privatizzazione dell'acqua, che sottolinea chiaramente il legame che intercorre tra questo bene e il denaro.
Il concetto di macchina si collega invece al rubinetto, mezzo di fruizione umano.

CASO e DESTINO:
Acqua come condizione necessaria per preservare la salute dell'uomo ed evitarne le malattie causate da sporcizia e scarsa igiene.


CULTURA:
L'acqua come elemento primario in svariati riti religiosi: acqua come simbolo di purezza con doti curative, simbolo di forze vitali e mezzo per avvicinarsi alle divinità.

acqua nel rituale indiano

l'acqua e la privatizzazione


E' notizia di questi giorni il record per la raccolta firme sui referendum contro la privatizzazione dell’acqua.
Sono state infatti consegnate alla Corte di Cassazione oltre un milione e quattrocentomila firme.


Sulla Stampa Gramellini scrive in data 20 luglio 2010:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=845&ID_sezione=56&sezione=


l'acqua e l'ambiente

Sono molteplici le campagne che intendono sensibilizzare all’uso dell’acqua del rubinetto per diminuire l’uso della plastica e aumentare l’attenzione verso questa risorsa a rischio.

L'Italia è la nazione in cui si registra il maggior consumo di acqua in bottiglia nel mondo, con una media di quasi 190 litri a testa, il 65% della quale è commercializzata in bottiglie di plastica: circa 9 miliardi di bottiglie all'anno.

cosa oscena

La cosa oscena, è ciò che andrebbe nascosto perchè brutto, di cattivo gusto, offensivo, che non dovrebbe essere mostrato.


Nell'ambito degli impianti sono osceni quelli che non vengono curati nei dettagli, ma diventano solo il modo più veloce per far circolare flussi di materia ed energia all'interno della casa.
E' perciò osceno un edificio con impianti (cavi e tubi) a vista.
Architetture abbandonate a se stesse, che denunciano una mancanza di cura del particolare, e del complesso in generale, che finiscono per deturpare l'ambiente circostante.



cosa, segno, scrittura, documento

Un percorso attraverso una cosa, un segno, una scrittura e un documento, che ci accompagna verso il rubinetto...


COSA: il ferro...

Il ferro è l'elemento chimico di numero atomico 26.

Fondamentale nella tecnologia per le sue caratteristiche meccaniche, la sua lavorabilità e in tempi recenti per le leghe da esso derivate, la ghisa e l'acciaio: in passato fu tanto importante da dare il nome ad un intero periodo storico, l'età del ferro.

... e il carbonio

Il carbonio è un elemento non metallico, tetravalente, nella tavola periodica degli elementi è associato al simbolo C e ha come numero atomico il 6.

SEGNO: l'acciaio

L'Acciaio è una lega composta principalmente da ferro e carbonio in percentuale non superiore al 2,11%.

SCRITTURA: il rubinetto


Il rubinetto consente di interrompere, regolare o riattivare il deflusso di un liquido attraverso una tubazione.

DOCUMENTO: il rubinetto di marca

Con il logo dell'azienda produttrice, i segni rosso e blu che identificano i flussi di acqua calda e fredda, il codice del prodotto, il rubinetto diventa un documento.

martedì 20 luglio 2010

un po' di storia del rubinetto

L'acqua è da sempre risorsa vitale per l'uomo, che fin dall'antichità ha cercato di limitarne gli sprechi.
Pensando all'acqua e a come gli uomini siano riusciti nel tempo ad adattare questo bene prezioso alle proprie esigenze, è immediato il collegamento con il rubinetto.

I contesti di applicazione di questo oggetto sono molteplici, e diversificati a seconda delle epoche. Troviamo rubinetti in contesti urbani, applicati agli acquedotti e alle fontane; nelle palestre degli atleti greci; durante le rappresentazioni teatrali che prevedevano l'utilizzo di liquidi nelle loro scenografie; e,ovviamente, nei contesti domestici, dove il rubinetto prima privilegio di pochi, poi bene di uso comune, permise all'uomo di portare l'acqua direttamente nella propria casa.

Si inizia a parlare dei primi rubinetti, le "valvulae", durante l'epoca romana, in concomitanza della costruzione dei primi acquedotti. Erano rubinetti del tipo “a maschio”, in cui la rotazione un cilindro forato consentiva o impediva il passaggio dell’acqua.
Rubinetto a maschio di epoca romana

E' però con la Grecia che si registra l'avvento di una rubinetteria vera e propria. Vengono infatti prodotti oggetti in metallo, prodotti con procedimenti metallurgici e montati con accorgimenti meccanici. Si potevano trovare rubinetti applicati alle fontane, per bloccarne il flusso durante la manutenzione; nei Gimnasium, dove erano presenti impianti per lavarsi dopo la pratica delle discipline sportive; nei giochi taumaturgici, per aprire e chiudere il passo agli elementi che apparivano in scena.


Dopo la decadenza dell'Impero Romano, anche gli acquedotti caddero in rovina. Durante il Medioevo si potevano trovare dei rubinetti sui lavabi posti nelle vicinanze di un refettorio o di un convento.

Con l'avvento del Rinascimento l'uomo cambia modo di pensare, e si apre verso nuove idee e verso nuove scoperte, facendosi artefice della qualità della sua vita. Torna la moda delle fontane, ingegneri, architetti, artigiani idraulici, studiano le combinazioni di getti spettacolari e complicati. In questo carosello acquatico, valvole e rubinetti trovarono un impiego di primo ordine.

Con l'Ottocento e lo sviluppo della tecnica, assistiamo, ad opera del mercante inglese di ferramenta Thomas Grill, alla nascita del rubinetto così come lo intendiamo oggi: un oggetto miscelatore e regolatore del flusso dell'acqua.


Nel XX secolo la necessità di costruire alloggi moderni e salubri per gli operai delle fabbriche in crescita stimola la domanda di rubinetteria che cessa di essere prodotto di lusso riservato a pochi e diviene prodotto commerciale.

Oggi esiste un Museo del rubinetto e della sua tecnologia, ad San Maurizio d'Opaglio (NO), sul cui sito è possibile scoprire molte curiosità sull'argomento.